Rieccoci. A rilanciare la notizia è stata ieri in tarda serata l’agenzia di stampa Reuters. Hutchison Whampoa, proprietaria di H3G, ha ripreso i colloqui con il gruppo russo Vimpelcom (proprietario di Wind) su una possibile fusione delle attività italiane tra le controllate 3 Italia e Wind, incoraggiata dal via libera dato ad H3G per un’acquisizione in Irlanda. “I colloqui sono attivi”, dice una fonte citata dall’agenzia di stampa secondo cui Vimpelcom ha dato incarico a Morgan Stanley di studiare l’operazione, mentre Goldman Sachs sta lavorando con Hutchison. Anche Mediobanca avrebbe un ruolo.
Secondo la ricostruzione, il via libera all’acquisizione in Irlanda e il parziale rifinanziamento del debito Wind stanno creando le condizioni per la realizzazione di un accordo. A lungo il debito di 9,5 miliardi di euro da parte di wind è stato un ostacolo. Il suo rifinanziamento, annunciato in aprile, prevederebbe però clausole in grado di consentire specificatamente – se non di avvantaggiare – un cambio di controllo. Per quanto riguarda l’Irlanda, la scorsa settimana Hutchison Whampoa ha ottenuto il via libera per l’acquisizione di O2 Ireland da Telefonica.
Nel 2013 ha tenuto banco la partita Hutchison-Telecom Italia, per arrivare a una fusione a seguito della quale Hutchison avrebbe preso un quasi quota del 30 per cento in Telecom Italia. La proposta è stata poi respinta dagli azionisti di riferimento di Telecom Italia. Subito si iniziò poi a parlare di un possibile merger H3g-Wind. Secondo la Reuters l’operazione potrebbe essere preceduta da un aumento di capitale per Wind, con una vendita dell’operatore di telefonia fissa Infostrada, valutabile fra il miliardo e il miliardo e mezzo di euro. In stand by invece la questione torri, il cui stop alla vendita sarebbe stato determinato proprio dai colloqui fra Vimpelcom e la società del magnate asiatico Li Ka Shing.