Urne aperte giovedì e venerdì. I corrispondenti esteri voteranno via email. Occorrerà dunque attendere venerdì dopo le 20 per capire come finirà la partita per i 14 precari di Sky Tg 24 (13 + un ex Sky Sport attualmente non sotto contratto) per assumere i quali l’azienda ha richiesto un’autotassazione (l’1,69% sul reddito lordo) per due anni ai giornalisti già assunti con contratto a tempo indeterminato. Sarà interessante vedere il risultato. Anche perché di mezzo c’è un sacrificio economico (si parla di 37 euro mensili per un RO) chiesto a giornalisti per salvare altri colleghi da quella Sky di cui tanto si sta parlando in questi giorni per il roboante progetto di creazione di una pay tv paneuropea. Un sacrificio richiesto per due anni, al termine dei quali verrebbe a essere raggranellato un fondo da 412mila euro, in pratica il 30% del costo complessivo dell’operazione.
L’altro 70% sarebbe a carico dell’azienda, ma che ha messo sul piatto la stabilizzazione dei prrcari, ma chiedendo un sacrificio al corpo redazionale. Che lo farebbe? Non lo farebbe? A quanto risulta a chi scrive, l’accordo dovrebbe passare, seppur con molte resistenze in alcune singole redazioni. Occorre anche tener presente che nessuno dei 13+1 precati è nella redazione milanese. Ma è chiaro che qualsiasi sarà il risultato, la discussione è destinata a continuare. Potrebbe diventare un esempio per altre realtà? Questo forse è il rischio che il sindacato vorrebbe scongiurare e che ha portato anche il segretario della Fnsi Franco Siddi a partecipare oggi all’assemblea in casa Sky.
Proprio da Siddi sono arrivate, in generale, parole di speranza (ha detto che il sottosegretario Lotti gli avrebbe assicurato l’annuncio dei tanto agognati fondi per l’editoria entro il 6 giugno), ma anche esemplificative del momento critico (mettendo in mezzo le difficoltà di trattativa con la Fieg per il rinnovo del contratto di lavoro). Da qui la richiesta di attendere una quindicina di giorni per vedere cosa succede a livello governativo con i fondi, che ex lege dovrebbero essere usati anche per future assunzioni e non solo per i pensionamenti. D’accordo su questa possibile soluzione anche Giovanni Negri dell’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg).
Niente da fare. Si voterà e a scrutinio segreto. Con i giornalisti chiamati a una difficile decisione. E i precari, inevitabilmente, sulla graticola.
In serata è poi arrivato un comunicato dell’Associazione Stampa Romana. Questo il testo di un’agenzia dell’AdnKronos: La Giunta della Associazione Stampa Romana “condivide e sostiene lo sforzo del Cdr di Skytg24 che da mesi sta faticosamente realizzando un accordo con l’azienda per la stabilizzazione di 14 colleghe e colleghi, quasi il 10% della popolazione giornalistica della testata”. Il Cdr, si legge in una nota dell’Asr, “ha interpretato correttamente il mandato del Congresso di Bergamo, la’ dove la Fnsi impegnava se stessa e le proprie strutture a costruire politiche e accordi nel segno della riapertura del mercato del lavoro. Lo ha fatto nel rispetto delle leggi, del contratto e degli statuti, sottoponendo tutti i passaggi alla verifica democraticadella assemblea dei giornalisti di Skytg24”.
E come si vede anche a livello sindacale non è che ci sia univocità.