Linee guida dell’Associated Press: dispacci brevi, nei giornali manca il personale per il taglia e cuci

Se non è crisi dell’editoria questa… E alla fine si parla anche di smartphone e tablet: se i giornali si leggono sempre di più in questo modo, a che servono gli articoli lunghi?

(ANSA) – NEW YORK, 13 MAG – I giornali sono in crisi, le redazioni non hanno il personale sufficiente per i “taglia e cuci” e l’Associated Press raccomanda ai suoi reporter: articoli più brevi. La più grande organizzazione giornalistica indipendente del mondo ha posto un limite tra 300 e 500 parole per notizia. Uniche eccezioni, due “top news” per ciascun stato americano che possono arrivare a 700 parole e le storie internazionali più
importanti della giornata. Fuori misura anche il prodotto dell’unità di reporter investigativi dell’Ap. “Dobbiamo essere più disciplinati”, ha spiegato il direttore Kathleen Carroll al Washington Post spiegando le
ragioni della scelta: molti abbonati Ap – 15 mila giornali, siti web, radio e stazioni tv in tutto il mondo – non hanno più il personale sufficiente a tagliare i dispacci per sistemarli su una impaginazione sempre più ridotta. Oltre al fatto che per i lettori, sempre più spesso su telefonini e tablet, i lunghi articoli sono diventati di difficile digestione.

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