Governo al lavoro sulle agenzie stampa (che Palazzo Chigi vorrebbe dimezzate)

Si avvicina il redde rationem per le agenzie italiane. Almeno questo è l’intento del Governo che ha convocato le agenzie di stampa italiane. Oggi gli editori hanno incontrato il sottosegretario con delega all’editoria, Luca Lotti. La riunione si è tenuta a Roma, in via della Mercede.

Riunione necessaria, visto che come ogni fine anno si avvicina la scadenza delle convenzioni. La dote annua, fra servizi giornalistici per l’Italia e per l’estero, si è attestata per il 2014 attorno ai 53 milioni di euro. Ma per qualcuno, è stato fatto presente nel corso della riunione, i soldi del Governo pesano anche oltre il 60% del proprio giro d’affari.

Troppo. Come troppe sono state giudicate 10 agenzie italiane attualmente presenti sulla scena (erano 11 prima della fusione Asca-TmNews).

Ebbene, prima comunicazione data oggi al mondo delle agenzie: nel 2015 questo monte risorse sarà ridotto del 5-6 per cento.

Seconda importante comunicazione: se la prima tranche di questi finanziamenti sarà data entro fine anno, la seconda tranche sarà accompagnata dalla definizione di nuovi criteri per i fondi relativi alle convenzioni 2016. Il timing è il seguente: entro gennaio si raccoglieranno le osservazioni delle agenzie ed entro febbraio saranno decisi da Palazzo Chigi i nuovi criteri.

Un’indicazione però da parte governativa è già arrivata al mondo delle agenzie partendo da alcune basilari considerazioni: le agenzie ora esistenti sono considerate troppe, ci sono già adesso sinergie importanti se non proprio colloqui per futuri consolidamenti, e quindi è ora di passare ai fatti. L’anno prossimo – è l’aspettativa del Governo e comunicata alle agenzie nella riunione di oggi – il numero delle agenzie andrà dimezzato.