Telecom, da azienda e tagli per i dirigenti 8 milioni da girare ai lavoratori con contratto di solidarietà

Una notizia dal mondo del lavoro.

Dal Sole 24 Ore del 30 aprile, pagina 16

Andrea Biondi
MILANO
Un taglio momentaneo alle retribuzioni dei dirigenti Telecom che finisce dritto a vantaggio dei lavoratori in solidarietà. E che unito a un contributo messo sul tavolo dall’azienda significa otto milioni di euro resi disponibili per 35mila lavoratori interessati da contratti di solidarietà. Singolarmente per ogni lavoratore a dicembre dovrebbero così esserci 230 euro lordi.
Insomma, in casa dell’ex monopolista i dirigenti vengono chiamati a uno sforzo per intervenire in aiuto dei lavoratori interessati da contratto di solidarietà a seguito dell’accordo fra azienda e sindacati del 27 marzo 2013. Si parla di lavoratori (circa 35mila come detto) con percentuali di solidarietà variabili dal 6 al 9 al 15% della retribuzione con riduzione dei giorni lavorativi compresi fra un minimo di 16 e un massimo di 39.
Il bonus – possibile grazie a un accordo fra Telecom Italia e il Coordinamento delle rappresentanze sindacali dei dirigenti del gruppo – affonda le sue radici nella necessità di non far gravare sui lavoratori il taglio delle integrazioni salariali per i contratti di solidarietà (dall’80 al 70%) conseguenza dell’ultima legge di Stabilità. Con una nota Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, hanno espresso «soddisfazione per la risposta positiva fornita dai vertici Telecom». Certo, i sindacati ci hanno tenuto a precisare che «il nuovo vertice aziendale» avrà altri banchi di prova per le relazioni sindacali con le prossime scelte sul «caring service, che dovranno confermare la volontà delle parti di non procedere verso soluzioni che rompano il perimetro aziendale con la costituzione di nuove società».
Una questione, quest’ultima, di cui ieri gli stessi segretari generali delle organizzazioni di categoria hanno brevemente parlato anche con il ceo Marco Patuano: un incontro veloce che è servito anche per riannodare i fili dopo l’assemblea del 16 aprile.
Tecnicamente, per i dirigenti è prevista una riduzione (compresa fra i 3 e i 6 giorni) nel tempo di lavoro con riproporzionamento della retribuzione a valere per il periodo dal 23 aprile 2014 al 30 aprile 2015.
È prevista poi la maturazione dell’importo aggiuntivo per rimborso spese non documentabili – previsto nel Ccnl – solo nel caso di pernottamento nella località di trasferta. Infine ai dirigenti che hanno residui per gli anni precedenti toccherà un taglio delle ferie: da 35 a 30 giorni. Con queste misure saranno garantiti 4 milioni cui l’azienda aggiungerà altri 4 milioni «resi disponibili dai recuperi della produttività». A dicembre, il bonus andrà ad alimentare le posizioni contributive dei lavoratori in solidarietà iscritti ai Fondi pensione chiusi. Per gli altri (circa un 20%) è previsto un equivalente importo una tantum in busta paga, al lordo di imposte e contributi.
@An_Bion
© RIPRODUZIONE RISERVATA