Nella telenovela infinita di Telecom Italia, adesso spunta un altro capitolo, quello di un possibile deal con il numero uno della telefonia francese, Orange.
La notizia rimbalza sull’asse Parigi-Barcellona, dove da lunedì si svolgerà il Mobile World Congress. Sul Journal du dimanche Stephane Richard, Ceo dell’ex monopolista francese (di cui lo Stato detiene ancora una quota del 25%) ha specificato che “non ci sono negoziati avviati, ma solo scambi di punti di vista fra i due management”. Allo stesso tempo però, avvicinato a Barcellona dal Wsj ha aggiunto che sarebbe “un deal attraente”.
Insomma, un altro capitolo, ma questa volta crossborder, transnazionale. La mossa sarebbe di certo opportuna per entrambe le società. Per la più piccola e indebitata Telecom Italia (21,5 miliardi di euro di ricavi nel 2014, in calo “organico” del 5,4%), e per Orange (39,5 miliardi di euro di ricavi, scesi del 2,5% dopo il -4,5% del 2013). L’ex monopolista francese del resto qualcosa deve pur fare dopo il matrimonio fra Sfr e Numericable, che punta ad attentare, per l’appunto, il primato di Orange in Francia.
Per Telecom invece occorrerà vedere come evolverà la situazione martedì, quando il Cdm dovrebbe varare il piano per la banda ultralarga.