Nessuna decisione lunedì prossimo nell’assemblea di Lega Serie A sull’offerta di Mediapro.
Questa almeno sarebbe la situazione al momento, che non prevederebbe alcuna votazione o decisione sull’offerta degli spagnoli per i diritti tv del triennio 2021/2024 e la partnership tecnica per la realizzazione del canale di Lega.
La deadline sulla decisione riguardo all’offerta di Mediapro era stata inizialmente fissata per il 30 settembre, poi posticipata al 7 ottobre e infine a lunedì prossimo.
Ma evidentemente manca la quadra su un piano che, comunque, secondo fonti legali dovrebbe essere subordinato a un bando per venire incontro ai dettami della Legge Melandri.
A quanto risulta il consiglio di Lega di lunedì scorso – cui hanno partecipato Matteo Mammì, Senior advisor di Mediapro e Marco Bogarelli, ex numero uno di Infront e ora consulente per gli spagnoli – ha chiesto di approfondire alcune questioni. Si tratta di tutta una serie di aspetti correlati alla proposta macro, dalle tempistiche di pagamento, alle garanzie, le penali.
Da qui la necessità di più tempo.
Concretamente l’ultima versione del Piano Mediapro prevedeva un minimo garantito a 1.150 milioni a stagione (ai quali vanno aggiunti 55 milioni per i diritti d’archivio e 78 milioni per i costi di produzione) per il triennio 2021-24 (la Serie A ottiene dalla vendita dei diritti tv in Italia 973 milioni più bonus, assicurati per il triennio 2018-2021 da Sky e Dazn), la conferma della cosiddetta revenue sharing e una revisione delle clausole di breakup fee.
La conclusione della telenovela però sembra ancora di là da venire.