Sciopero nella tv simbolo dell’all news in Italia; sciopero nelle agenzie di stampa. Quella di oggi è la giornata della protesta accesa della prima linea dell’informazione italiana.
Nel primo caso c’è di mezzo una questione eminentemente aziendale: il corpo a corpo fra azienda e lavoratori per il piano di riorganizzazione che prevede anche il trasferimento di Sky Tg24 da Roma a Milano. Avviso ai naviganti: sono iniziate a trapelare le condizioni economiche previste dall’azienda per chi si dovrà trasferire o per chi lascerà l’azienda. Non sono niente male. E in genere quando vengono fuori queste cose, è segno che il gioco si fa duro per una categoria, quella dei giornalisti, sempre alle prese con la vulgata che non esita ad appioppare l’etichetta di “privilegiati”. Qui il mio articolo oggi sul sito del Sole 24 Ore
Oggi sarà anche il giorno dello sciopero delle agenzie di stampa. Qui il botta e risposta fra il ministri Lotti e i cdr delle agenzie di stampa italiane . La querelle parte dal fatto che a partire dalla seconda metà dell’anno i servizi di fornitura dei notiziari alla Presidenza del consiglio (che li girerà anche agli altri ministeri) saranno messi a bando con una gara europea. Di seguito il mio post che spiegava la questione. Intanto oggi c’è Papa Francesco a Milano; la celebrazione dei 60 anni della Ue a Roma; sono passati tre giorni dagli attentati a Londra. La prima linea alza il tono dello scontro. E non di poco.
Agenzie di stampa, davvero nei Palazzi arriva “lo straniero”?