Comunicato stampa di Agcom inviato alle ore 20.04 di venerdì 24 giugno (in genere quando escono a orari così improbabili vanno letti con attenzione perché c’è sempre qualcosa di interessante).
Ebbene, si riportano numeri sulla gestione delle controversie che vedono gli uni contro gli altri schierati da una parte gli utenti e dall’altra gli operazioni di comunicazioni elettroniche (tradotto: gli operatori telefonici e le emittenti televisive). Risultato che riporto testualmente: “In termini economici il risparmio per i consumatori è stato notevole. Nell’ultimo anno la collettività ha risparmiato oltre 30 milioni di euro. Nel periodo 2011-2015 il vantaggio complessivo per l’utenza è stato di 120 milioni di euro”.
Tradotto: gli operatori telefonici e i broadcaster hanno staccato ai consumatori un assegno da 30 milioni di euro nel 2015 a causa delle controversie che si sono risolte positivamente (senza andare in giudizio). Non poco.
Altro dato: nel solo 2015 i Corecom (i Comitati regionali delle comunicazioni) hanno gestito oltre 100mila controversie tra utenti e operatori. Controversie risolte positivamente nell’82,7% dei casi.
Qui di seguito per completezza riporto il take d’agenzia dell’Agi:
Nel 2015 i Co.re.com hanno gestito oltre 100mila controversie tra utenti e operatori: le controversie risolte positivamente sono state l’82,7% del totale. Di oltre 8mila istanze di definizione, oltre 6mila sono state presentate ai Co.re.com., e 2mila all’Agcom, con una funzione deflattiva del contenzioso giurisdizionale evidente.
In termini economici, il risparmio per i consumatori e’ stato notevole. Nell’anno appena trascorso, la collettivita’ ha risparmiato oltre 30 milioni di euro. Nel periodo 2011-2015, il vantaggio complessivo per l’utenza e’ stato pari a circa 120 milioni di euro. Questi i dati emersi dal corso di alta formazione sul tema della risoluzione delle controversie, svolto a Lecce da mercoledi’ a oggi, destinato ai funzionari dei Comitati regionali delle comunicazioni (Co.re.com), organi funzionali dell’Agcom, che sul territorio operano da anni per garantire ai cittadini una giustizia «a portata di mano», rapida ed efficace.
Come sottolineato dal presidente dell’Agcom, Angelo Cardani, «la risoluzione delle controversie da parte dei Co.re.Com non rappresenta solo un ottimo esempio di efficienza della pubblica amministrazione, in un’ottica di piena collaborazione tra Autorita’ e Regioni, ma anche uno strumento etico al servizio di una giurisdizione alternativa per i cittadini, capillare, veloce e del tutto gratuita». Il commissario Antonio Martusciello, oltre a ribadire la necessita’ di un codice dell’utente digitale, che racchiuda e sancisca chiaramente tutti i diritti dei consumatori nell’ambiente digitale, ha sottolineato «la necessita’ di valorizzare i Co.re.com. per avvicinare i cittadini ai centri decisionali, accrescere l’accesso ai servizi e realizzare in pieno il principio di sussidiarieta’ previsto dalla Costituzione».