Sono passati 22 anni dall’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. L’inviata del Tg3 e il suo operatore furono uccisi da un commando somalo, a Mogadiscio, il 20 marzo del 1994. Erano nel corno d’Africa per seguire la guerra tra fazioni che stava insanguinando il Paese africano e la missione Onu “Restor Hope” lanciata dagli Usa con l’appoggio di numerose nazioni alleate compresa l’Italia, per porre fine alla guerra interna e ristabilire la legalità nello scenario somalo
In questi 22 anni si sono succeduti otto processi, indagini di quattro Commissioni parlamentari per una vicenda conclusa, almeno da un punto di vista giudiziario, con una condanna a 26 anni nei confronti di un cittadino somalo, Hashi Omar Assan. Ma la domanda in questi anni è rimasta e si è anzi alimentata con il tempo: si è trattato di un tentativo di rapimento finito in tragedia o di un’imboscata, per colpire testimoni scomodi di traffici illeciti nella Somalia del post Siad Barre?
Da oggi la Camera dei deputati ma messo online i documenti depositati presso l’Archivio storico: sia quelli già «liberi», finora consultabili solo andando di persona alla sede di Roma (2009 documenti, per 104.943 pagine), sia quelli declassificati per iniziativa della Presidenza della Camera nel corso di questa legislatura (208 documenti, per un totale di 13.614 pagine; una prima tranche di 17 documenti era stata declassificata alcuni mesi fa). Grazie alla collaborazione della Rai sono pubblicati materiali video, anche non montati, realizzati fra il 1992 e il 1994 da Ilaria Alpi, Miran Hrovatin ed altri telecineoperatori Rai in Somalia, a Belgrado e in Marocco.
«Questi documenti ci fanno entrare nel mondo di Ilaria – ha dichiarato la Presidente della Camera, Laura Boldrini – ci fanno scoprire com’era e come lavorava; fanno emergere il profilo di una donna appassionata e insieme di una giornalista di talento. La sua voce era diventata, nei primi anni ’90, la voce della Somalia, così come le immagini di Miran Hrovatin ci avevano fatto conoscere un Paese messo in ginocchio dalla guerra fratricida, dalla fame e dalla povertà. Possa questa azione di trasparenza contribuire alla ricerca della verità e alla conservazione della memoria».
Qui il sito dell’archivio online della Camera sull’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin