Su Visto e #Novella 2000 (ma non solo) è scontro fra Cdr e l’editore #Prs

Nessuna trattativa con Cairo o altri editori, ma Visto e Novella 2000 sono “attenzionati” dal loro editore Prs. E dopo un incontro fra Cdr e amministratore delegato, il comitato di redazione ha parlato di «inquietante comunicazione». Insomma, si fa sempre più tesa l’atmosfera dalle parti di Visto e Novella 2000, periodici che da Rcs sono approdati nella scuderia di il 1° agosto 2013 insieme con Ok Salute, Astra, oltre alle testate del polo dell’enigmistica.
Come si legge in un comunicato del Cdr battuto da poco dalle agenzie, nel corso di un «incontro urgente» che era stato richiesto dal comitato di redazione «Prs editore ha smentito categoricamente (anche con un comunicato ufficiale) ogni trattativa sulla cessione di testate a Cairo editore o ad altri editori». «Nel contempo», prosegue la nota, «ha però annunciato che entro fine anno interverrà sul corpo redazionale di Visto e Novella 2000 per ridurre i costi di gestione, con gli strumenti a sua disposizione a norma di legge. Escludendo a priori l’uso di ammortizzatori sociali». L’assemblea dei giornalisti di Prs fa così sapere che si opporrà «con forza a ogni taglio occupazionale in redazioni già ridotte all’osso, e non esclude alcuna forma di mobilitazione per contrastare ogni ipotesi aziendale che vada in quella direzione».

Per il Cdr «questa inquietante comunicazione è solo l’ultimo atto di una gestione che purtroppo ha confermato molti dei timori manifestati dai giornalisti ai tempi della cessione delle testate da Rcs a Prs editore». Il cdr ricorda che Prs editore, nell’agosto del 2013, aveva acquistato da Rcs le testate Visto, Novella, Ok Salute, Astra, e il polo dell’enigmistica. «Operazione – per la quale Prs ha ottenuto da Rcs una “dote” di circa 5 milioni di – che all’epoca fu accompagnata dall’annuncio di piani di rilancio delle testate e dall’assicurazione del mantenimento dell’occupazione anche al di là dei due anni di garanzia concordati durante la trattativa di cessione. All’epoca l’azienda rifiutò con sdegno le illazioni di chi invece riteneva che il passaggio delle testate fosse solo un modo per “rottamare” giornalisti in esubero». «Le cose», conclude il Cdr, «sono andate diversamente in questi due anni e mezzo». Pertanto, «l’assemblea dei giornalisti di Prs si oppone con forza a ogni taglio occupazionale in redazioni già ridotte all’osso».
Prs intanto sta conquistando clienti come concessionaria pubblicitaria soprattutto nel mondo delle tv (Tv2000, Tele Norba, 7 Gold). Il gruppo nel 2014 (ultimo bilancio disponibile) ha totalizzato 40,7 milioni di ricavi di cui 21,5 milioni dalla vendita di spazi pubblicitari e oltre 19 milioni dall’attività di vendita e abbonamenti di settimanali e mensili. La concessionaria va bene. La parte editoriale un po’ meno. E così la perdita a fine 2014 è stata di 1,7 milioni.