#Digitale e niente carta. L’Assemblea dell’#Emilia-Romagna risparmia 273mila euro (e tante scartoffie)

L’Assemblea dell’Emilia-Romagna ha diffuso in una nota i primi dati del processo di dematerializzazione delle proprie attività. In pratica da giugno si è deciso per lo stop ai documenti cartacei per le conciliazioni del Corecom fra utenti e aziende di telefonia, servizi internet e pay tv, per le istanze degli istituti di Garanzia (Garante dei minori, Garante dei detenuti, Difensore civico), per i fascicoli dei progetti di legge, per le richieste di accesso agli atti dei consiglieri regionali e per i registri delle delibere, dei Durc, delle fatture (da aprile elettroniche) e dei documenti interni.

Risultato? Tra giugno e settembre, la dematerializzazione delle attività dell’Assemblea legislativa regionale ha raggiunto l’84,24% dei documenti prodotti e l’81,11% della fascicolazione, operazione che comporterà un risparmio di 273mila euro nel 2015.

Il processo di dematerializzazione portato avanti dall’Assemblea legislativa, fa sapere la nota della stessa Assemblea, punta a raggiungere il 100% di documenti digitali indicato come obiettivo del 2016 dal decreto in materia della Presidenza del Consiglio dei ministri. Si legge poi che in generale, fra gestione carta e stampanti, si parla di “una serie di risparmi che si inseriscono in un quadro più ampio di trasformazione della spesa per le dotazioni tecnologiche e informatiche dell’Assemblea legislativa: il processo di rinnovamento e ottimizzazione avviato nel 2012, e che terminerà nel 2019, porterà a un risparmio annuo complessivo di 385.000 euro. Inoltre, 65 computer, 50 monitor, oltre 35 scanner e 20 tablet non più necessari saranno donati a scuole, enti pubblici o associazioni con un bando che verrà aperto a fine anno”.

Non che questo racconti necessariamente di realtà senza sprechi o senza margini di maggiore efficienza. Anzi, come riportato in questa inchiesta del Sole 24 Ore di margini per far risparmiare le Regioni italiane ce ne sono, eccome.  Ma l’esperienza dell’Emilia-Romagna sembra confermare che in fondo basta poco, quantomeno per iniziare.

 

  • Cristiano Annovi |

    I dati aggiornati al 31/12/2015 sono anche migliori.
    – Documenti digitali: 91%
    – Creazione fascicoli archivistici generati in automatico dai gestionali di processo: 84% sul totale fascicoli.
    – Fascicolazioni automatiche da gestionali: 50% sul totale attività di fascicolazione.
    Il 31/12/2012 queste attività non supravano il 2%

    La ricetta è semplice:
    – Eliminare ogni stampante,. scanner e fax personale o di rete e sostituirle con multifunzione di corridoio a cui si accede solo tramite badge con registrazione di ogni attività su server centrale;
    – Formazione sul documento digitale: ogni documento che arriva e parte tramite email, fax server, pec è un documento digitale, Non va stampato ed etichettato a mano;
    – MOdificare i gestionali verticali: inserisco i dati nel gestionale e sarà lui che Protocolla, crea il fascicolo se necessario e fascicola il documento digitale.
    L’economia di carta e archivi è solo l’elemento visibile a breve.
    L’economia vera emergerà solo a regime nel 2016/2017. E’ quella dei tempi di procedimento.
    Un esempio: il Corecom riceve 6000 istanze di conciliazione all’anno.
    IL tempo medio di notifica di accettazione era nel 2014 di 19 giorni.
    Oggi è pari a 24 ore.

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