La prima reazione delle associazioni dell’Ict è stato lo sbalordimento. Ma ora è completo allarme.
Nella migliore delle ipotesi potrebbe trattarsi di una svista. Intanto però L’articolo 29 della legge di stabilità contiene un passaggio che ha fatto sobbalzare gli addetti ai lavori: il taglio del 50% alle spese per informatica delle “amministrazioni pubbliche e le società inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione”.
Insomma, un taglio che stride fortemente con tutti i propositi e i piani relativi alla crescita del digitale di cui tanto si parla da tempo, e in particolare negli ultimi mesi. Nel dettaglio del comma 3 dell’articolo 29 si legge che “La procedura di cui hai commi 1 e 2 ha un obiettivo di risparmio di soesa annuale, a decirrere dall’anno 2016, del 50 per cento rispetto alla spesa annuale complessiva media del triennio 2013-2015 nel settore informatico”.
Delle due l’una: o è una svista, o si chiede di fare le nozze con i fichi secchi.
E pensare che il 21 novembre alla Reggia di Venaria si terrà il primo Italian Digital Day