On demand contro pay tv: Netflix ha 5 milioni di abbonati in Francia e «sorpassa» Canal Plus

Osmosis

In Francia Netflix ha 5 milioni di sottoscrittori: secondo i numeri ora a disposizione e considerando gli abbonamenti individuali senza l’aiuto delle telco, più di Canal Plus, pay tv del gruppo Vivendi.

La notizia pubblicata da Le Figaro dei 5 milioni di sottoscrittori ha avuto conferma da un portavoce della stessa Netflix. E il risultato, a poco più di 4 anni dallo sbarco Oltralpe del colosso di Los Gatos che conta 140 milioni di sottoscrittori in oltre 190 Paesi in tutto il mondo, è che Canal Plus è diventata la “sfidante” a casa sua con 4,76 milioni di abbonati (ma tenendo fuori dal conto gli abbonati grazie alle offerte delle compagnie telefoniche con cui Canal Plus si avvicina agli 8 milioni). Va detto che il dato di Canal Plus è relativo a settembre e sarà aggiornato proprio domani, giovedì 14 febbraio, con la presentazione dei conti. Ma i numeri finora hanno mostrato una divaricazione di tutto rilievo con una Canal Plus che perde sottoscrittori e una Netflix che li guadagna.

In Italia la situazione è ben lontana, avendo Sky un numero di abbonati che con ogni probabilità (i numeri certi per l’Italia non si conoscono perché con il passaggio di Sky a Comcast e il delisting non c’è obbligo di comunicazione dei dati) supera i 5 milioni a fronte di sottoscrittori Netflix che potrebbero aggirarsi (anche qui secondo report senza conferme) attorno ai 2 milioni.

A ogni modo, in Francia dopo un timido debutto nell’autunno del 2014 il servizio ha ingranato, anche con un ricco catalogo di film e serie tv basate in Francia. Una quindicina di progetti come la serie Osmosis (nella foto) sono in pipeline. Del resto, Netflix sta spingendo molto sul local, come dimostrano anche in Italia le serie Suburra e Baby, prodotte proprio per il mercato locale.

In questo quadro, Vivendi può comunque godersi  risultati migliori in termini di ricavi: i 40 euro della sottoscrizione a Canal Plus sono altra cosa rispetto alla decina richiesta da Netflix. Ma la competizione aumenta, come i players: da Amazon Prime Video ai servizi annunciati per Disney e Warner Media. E i diritti della Ligue 1 di calcio sono poi andati a Mediapro. Un mondo che si muove. A gran velocità.