La partita “industriale” nel settore delle Tlc abbia subito un’accelerazione non certo inattesa, ma decisa. L’accordo fra Sky e Telecom Italia è di quelli che decideranno molto del corso delle cose per i prossimi tempi (anni). Il perché è semplice. Di che si tratta? L’accordo consentirà – dal 2015 – di guardare i programmi delle reti di Rupert Murdoch via internet, attraverso le reti ultrabroadband, quelle in fibra ottica, con un decoder My Sky HD apposito. Quindi, per chi vorrà, niente più parabola, ma contenuti veicolati attraverso la fibra. Gli stessi contenuti di Sky.
A questo punto ci sono varie considerazione da fare. Innanzitutto il pensiero non può che correre all’offerta Home Pack con cui Sky e Fastweb forniscono un bundle delle loro offerte: due abbonamenti a un prezzo inferiore alla somma dei due. In fondo non è un peccato mortale vedere nell’accordo industriale fra Sky e Telecom un qualcosa che rompe il rapporto per certi versi esclusivo di fra Sky e Fastweb. Fermo restando però che al momento non cambia nulla fra Sky e Fastweb che continueranno giustamnente a fare affari. Semplicemente business is business. E l’accordo reso noto oggi è conveniente in termini di business per Telecom (che renderà più appetibile la sua fibra e si è dotata di una importante media strategy) e per Sky (che avrà una piattaforma/possibilità in più per veicolare il suo contenuto).
Sul fronte più squisitamente commerciale però, di bundle Sky-Telecom ovviamente ancora non si parla (del resto lo start è fissato al 2015). Viene da pensare però che quello sarà il traguardo. Certo è che sul piatto per giocarsi la sua partita Telecom mette l’upgrade infrastrutturale: al posto della parabola (e dei problemi che ci sono per esempio in presenza di maltempo), i contenuti saranno veicolati attraverso la fibra. Se si pensa al fatto che Telecom sta puntando molto sulla fibra – ha comunicato che è salito a 109 il numero delle città interessate dalla nuova rete NGAN e in 50 di queste città, l’infrastruttura è così avanzata che sono già stati lanciati commercialmente i servizi Ultra Internet Fibra – e che di recente Telecom e Metroweb hanno siglato un accordo per condividere le verticali in fibra a Milano, quindi sposando a Milano (e chissà se poi anche altrove) l’Ftth, con fibra fino a casa del cliente, il quadro è chiaro.
Ci sarà un’infrastruttura premium (la fibra) su cui veicolare contenuti premium (Sky). La parabola, volendo, è un sistema che va ad aggiungersi, specialmente laddove la fibra ancora non c’è o difficilmente arriverà a breve. Senza poi bundle commerciale sarà tutta da verificare la convenienza degli abbonati Sky -e in particolare di quelli che usufruiscono dell’offerta cabbinata con Fastweb – a mollare la parabola. Laddove la fibra però c’è, Telecom inserisce nel suo arco questa freccia. Che però – attenzione – non è in esclusiva. Chi vieterà a a Sky quindi di fare un accordo del genere anche con altri operatori Tlc (Fastweb in primis, ma potenzialmente anche gli altri)? E chi potrebbe vietare di farli, per esempio, con Mediaset Premium? E come evolveranno i servizi on demand in streaming come Sky Online e Infinity?
Ora quantomai la partita è aperta.