La cura Trump si è sentita su Huawei. Anche in Italia
I numeri del bilancio di Huawei Technologies Italia – riportati anche nell’articolo pubblicato sul Sole 24 Ore di oggi, 1 ottobre 2020, a pagina 13 – lo dicono esplicitamente: il pressing Usa è costato 266 milioni di euro di ricavi, scesi da 1,57 a 1,31 miliardi di euro nel 2019.
Nel dettaglio, la branch tricolore di Huawei ha realizzato utili saliti fra 2018 e 2019 da 25,1 a 30,2 milioni, ma a fronte di ricavi per 1,31 miliardi scesi del 17% (266 milioni in meno), con -22% nella voce “ricavi per la vendita di beni” (1,099 miliardi di euro).
Questa riduzione, si legge nel bilancio visionato dal Sole 24 Ore, «è conseguenza delle misure protezionistiche intraprese dagli Stati Uniti contro il Gruppo Huawei nella seconda metà dell’anno. Infatti i volumi di vendita dei terminali (business unit “Consumer”) si sono ridotti di circa il 30%».
Invece «i ricavi per prestazioni di servizi», pari a 280 milioni di euro, hanno registrato un incremento del +9% rispetto al 2018. In questo caso «un maggiore sforzo commerciale e nuove soluzioni tecnologiche» hanno comportato «una crescita nel settore “Carrier”».
Quello delle reti insomma, che sono anche il fulcro dei dissidi fra Usa e Huawei. E qui un contributo significativo «proviene dai risultati di vendita conseguiti dai nuovi progetti di Wind Tre».